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Storia:" Dopodiché abbiamo cominciato a suonare che eravamo io, il Tode, Alessio Comerlati alla chitarra solista ( anche se poi si scambiavano ) e Paletta Paolo alla batteria. Abbiamo suonato insieme più o meno da ottobre a giugno, e lì abbiamo cominciato a fare le prime canzoni, come il “Viaggio” – che dopo è cambiata, è stata modificata tantissimo- . Dopo a maggio è arrivato il Bona; io avevo noleggiato il basso e poi lo avevo comprato, e così abbiamo cominciato a suonare, abbiamo fatto il nostro primo concerto al Cippeu, un baretto a Marcellise; ci siamo avviati, abbiamo cominciato a fare concerti al teatro di San Martino ecc… Avevamo cominciato a fare un po’ di canzoni, a provare un po’ di cantanti, era venuto uno, poi un altro, a quel tempo non cantavo io, dopo c’è stato Federico Leso, che è quello che ha scritto il testo di “Viaggio dentro” - come è scritto anche sul cd – ed è stato quello che è stato più tempo con noi. Era proprio il tipo che serviva a noi: convinto, bravo a cantare ecc. ma era patito di grunge, il suo ideale era cantare Alice in Chains, Nirvana, Radiohead... Di conseguenza tutti ci siamo accorti che non puoi dare il massimo se ciò che fai non è quello che vuoi fare, quindi si è deciso da entrambe le parti che con lui era finita. Poi abbiamo provato un altro, e alla fine ci siamo detti:- Se vogliamo andare avanti bisogna che qualcuno canti -, e così ho cominciato a cantare io con molta fatica: facevo una fatica bestia a cantare e suonare contemporaneamente. Anche adesso il dover cantare mi limita moltissimo lo svilupparmi sul basso, ed è per questo motivo che più o meno sono rimasto fermo lì: quando ho tempo, magari, piuttosto di mettermi lì col basso provo a trovare qualche melodia o qualche testo per fare delle canzoni nuove. Siamo andati avanti così, seguendo questa formazione - io al basso e alla voce, il Bona alla batteria, il Tode e Alessio alla chitarra – fino al 1998, quando abbiamo un po’ litigato con l’altro ( così, per le solite cose ), alla fine lui ci ha detto:- Ragazzi, cercatevi un altro chitarrista – dopo le acque sembravano essersi sistemate, poi c’erano stati di nuovo casini, finché il Tode gli ha detto:- Guarda, tu avevi detto così, e noi abbiamo pensato di trovare qualcun altro – (che era quello che gli abitava di fronte, il Salva). Il Salva è un bravo chitarrista, ha molto estro e non aveva paura: il Tome, come me, come tantissime persone è un tipo timido, quando veniva qualcuno in sala prove si bloccava; quando invece dai una chitarra in mano al Salva poi devi strappargliela dalle mani. Il Salva suona di tutto, è come un juke-box, a volte si mette davanti alla tv, si tira giù le canzoni e le suona…Sapere tanta roba ti aiuta moltissimo sull’improvvisazione, perché se sai dieci canzoni e devi improvvisare un assolo puoi prendere un pezzo da ogni dieci canzoni, e poi hai creato un assolo tuo." -Dall'intervisa al Gazza- |
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